Domande frequenti
Scoprite maggiori dettagli sulle vostre curiosità riguardo ai trattamenti.
Quanto tempo dura una sessione di trattamento osteopatico?
La durata di una sessione di trattamento osteopatico può variare da persona a persona, ma in genere si aggira intorno ai 45-60 minuti. Tuttavia, la durata esatta verrà discussa e pianificata con l'osteopata durante la tua prima visita.
Devo avere una prescrizione medica prima di venire in studio?
Non è necessaria una prescrizione medica per programmare una visita con l'osteopata. Gli osteopati sono professionisti indipendenti che valuteranno le tue condizioni e ti forniranno il trattamento necessario.
Come si svolge la visita osteopatica?
Durante una visita osteopatica, il processo inizia con un'attenta raccolta dell'anamnesi del paziente. Questo primo passo implica un esame dettagliato del suo passato medico per identificare le potenziali origini del malessere riportato. Successivamente, l'osteopata potrebbe suggerire esami più specifici o approfondimenti, da valutare in incontri futuri, allo scopo di determinare la causa esatta del problema e definire un piano di trattamento adeguato. A seconda della diagnosi effettuata, si passa quindi alla fase di trattamento vero e proprio, che può variare nella tecnica manipolativa utilizzata e nel numero di sessioni necessarie.
Quante sedute sono necessarie?
Il numero di sedute necessarie può variare in base al tuo stato di salute e ai tuoi obiettivi terapeutici. L'osteopata ti consiglierà un piano di trattamento personalizzato dopo la valutazione iniziale.
Quale abbigliamento è opportuno indossare prima di una seduta?
Si consiglia di indossare abbigliamento comodo e leggero durante le sessioni osteopatiche. Sarà necessario spogliarti solo nelle aree interessate dal trattamento, ma verrai coperto con un drappo per garantire la tua privacy e il tuo comfort.
Quando è necessario portare un bambino dell'osteopatia?
L'osteopatia per i bambini funge come un efficace strumento di prevenzione, mirato a rilevare e trattare precocemente tensioni e rigidità che, se trascurate, possono evolvere in disturbi più seri. Tale approccio è particolarmente vantaggioso nei più giovani, grazie alla loro straordinaria capacità di adattamento e risposta alle manipolazioni osteopatiche, permettendo un rapido riconoscimento e risoluzione dei problemi.
È fondamentale considerare che i neonati, in particolare, possono presentare difficoltà legate alla posizione fetale o alla tipologia di parto, che possono portare a tensioni e rigidità non immediatamente evidenti.L'osteopatia neonatale si propone anche come soluzione per problemi comuni come le coliche, il reflusso gastroesofageo, la prevenzione della plagiocefalia (deformità cranica) e il supporto allo sviluppo motorio e posturale ottimale del bambino.
È fondamentale considerare che i neonati, in particolare, possono presentare difficoltà legate alla posizione fetale o alla tipologia di parto, che possono portare a tensioni e rigidità non immediatamente evidenti.L'osteopatia neonatale si propone anche come soluzione per problemi comuni come le coliche, il reflusso gastroesofageo, la prevenzione della plagiocefalia (deformità cranica) e il supporto allo sviluppo motorio e posturale ottimale del bambino.
Quando posso farmi trattare dall'osteopata durante la gavidanza?
È possibile beneficiare del trattamento osteopatico durante la gravidanza per affrontare disturbi come mal di schiena, sciatica, problemi digestivi e altri disagi correlati alla gravidanza.
Qual è la differenza tra Osteopata e Fisioterapista?
La differenza principale tra un osteopata e un fisioterapista risiede nel loro approccio e nel campo di specializzazione. L'osteopatia è una pratica basata sull'uso esclusivo delle mani per diagnosticare e trattare varie condizioni, focalizzandosi sul ripristino dell'equilibrio funzionale del corpo. Questo metodo si concentra sulla relazione tra la struttura del corpo e la sua funzione, agendo su muscoli, articolazioni, fascia e altri tessuti per migliorare la salute generale e prevenire disturbi. In Italia, l'osteopatia è stata riconosciuta come professione sanitaria con il Decreto n. 131 pubblicato il 29/09/2021, a seguito della legge 3/2018 (nota come legge Lorenzin).
Il fisioterapista, è un professionista che ha completato un percorso di studi universitario e si occupa della prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione di pazienti affetti da disfunzioni fisiche, mobilità ridotta o dolore a causa di malattie, infortuni o età. Il loro approccio include una vasta gamma di tecniche, come esercizi terapeutici, manipolazioni, uso di apparecchiature elettromedicali e programmi di riabilitazione personalizzati. I fisioterapisti tendono a concentrarsi sulla causa immediata del dolore o dell'impairment, lavorando per migliorare la funzionalità e ridurre il dolore nell'area specifica colpita. Spesso il suo lavoro è orientato alla cura della sintomatologia locale essenzialmente a seguito di un intervento chirurgico o di un trauma importante (per esempio: protesi dell’anca o distorsione alla caviglia). Il fisioterapista focalizza maggiormente i propri trattamenti sulle zone interessate dal dolore con l’obiettivo di ripristinare l’area che presenta la sintomatologia.
Entrambe le professioni giocano ruoli complementari nel campo della salute e del benessere, offrendo opzioni diverse a seconda delle necessità del paziente.
Il fisioterapista, è un professionista che ha completato un percorso di studi universitario e si occupa della prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione di pazienti affetti da disfunzioni fisiche, mobilità ridotta o dolore a causa di malattie, infortuni o età. Il loro approccio include una vasta gamma di tecniche, come esercizi terapeutici, manipolazioni, uso di apparecchiature elettromedicali e programmi di riabilitazione personalizzati. I fisioterapisti tendono a concentrarsi sulla causa immediata del dolore o dell'impairment, lavorando per migliorare la funzionalità e ridurre il dolore nell'area specifica colpita. Spesso il suo lavoro è orientato alla cura della sintomatologia locale essenzialmente a seguito di un intervento chirurgico o di un trauma importante (per esempio: protesi dell’anca o distorsione alla caviglia). Il fisioterapista focalizza maggiormente i propri trattamenti sulle zone interessate dal dolore con l’obiettivo di ripristinare l’area che presenta la sintomatologia.
Entrambe le professioni giocano ruoli complementari nel campo della salute e del benessere, offrendo opzioni diverse a seconda delle necessità del paziente.